EF, Sanremo e Fiandre nel programma di Bettiol, poi la scelta tra Giro e Tour
Inizia a delinearsi il calendario della stagione di Alberto Bettiol. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 ha sciolto oggi le riserve sul suo programma, almeno per la prima parte della stagione. Il suo obiettivo ovviamente sarà quello di confermarsi il più possibile nelle classiche, tanto nella monumento che lo ha consacrato nel grande ciclismo quanto negli altri appuntamenti italiani e sul pavé. Tuttavia non è ancora stato stabilito il Grand Tour a cui il toscano prenderà parte, decisione che verrà presa solo dopo il Giro delle Fiandre. La partecipazione al Giro d’Italia probabilmente dipenderà dalla rinuncia alle Ardenne, considerate le evidenti difficoltà nel tenere un picco di forma costante da marzo a fine maggio.
Il corridore della EF Pro Cycling ha svelato nell’incontro odierno con la stampa presso la sede della Education First che debutterà il 5 febbraio all’Étoile de Bessèges, breve corsa a tappe francese che comprende anche una cronometro. In seguito l’atleta di Poggibonsi correrà vicino a casa sua, presentandosi al via delle Strade Bianche 2020 il 7 marzo. Gli appuntamenti italiani proseguiranno poi con la Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo, obiettivi piuttosto rilevanti nella stagione. A quel punto comincerà la vera e propria campagna delle classiche, che si concluderà con il Giro delle Fiandre il 5 aprile: prima di questa Bettiol dovrebbe prendere parte a E3 Binck Bank Classic, Gent-Wevelgem e Dwars door Vlaanderen.
Solo dopo il Fiandre, in accordo con il team, si deciderà quali competizioni affrontare tra Ardenne, Giro d’Italia e Tour de France. “Il Giro d’Italia di quest’anno è molto impegnativo, anche dal punto di vista logistico” ha riconosciuto il toscano “dopo la terza tappa si vola dall’Ungheria alla Sicilia, e probabilmente si arriverà verso l’una di notte. Non sarà semplice per nessuno. Ci sono un paio di tappe buone per me, anche le cronometro. Ma decideremo dopo le classiche. Io di mio non mi alleno nello specifico nelle cronometro, ma quando sto bene vado molto forte anche lì. Sono nato cronoman e diventato stradista. Mi spiace che non si passi dalla Toscana quest’anno, nel 2019 si era passato da Castelfiorentino, il mio paese, ma io non c’ero. Comunque da italiano mi piacerebbe tornarci in carriera, finora l’ho corso solo nel 2016″.
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